Macedo & Macedos Rio Claro e Palmeiras Sao Paulo: la boxe brasiliana in tournée in Italia

Posted on: 4 luglio 2016

Giuni Ligabue, già autore, oltre che del recente “Il pugilato per tutti e tutte” (Hellnation Libri / Red Star Press), del volume “Pugni e socialismo. Storia popolare della boxe a Cuba”, scritto con Chiara Gregoris e per questa ragione ribattezzato “l’uomo a L’Avana” di Sportpopolare.it, ci invia questa bella corrispondenza bolognese: un reportage dedicato a un evento pugilistico fuori dall’ordinario come la venuta in Italia dei campioni brasiliani delle palestre Macedo & Macedos Rio Claro e Palmeiras Sao Paulo. Per tutte e tutti, una straordinaria occasione per assistere a incontri emozionanti, vedere dal vivo un confronto tra stili e scuole differenti e brindare all’amicizia tra i popoli, valore assoluto dello sport popolare.

La squadra brasiliana è arrivata all’autostazione di Bologna nella tarda serata di giovedì 9 giugno. I ragazzi hanno viaggiato in pullman da Roma dove nella serata del 4 giugno avevano preso parte ai match contro una selezione locale presso la Palestra Popolare Revolution di Cinecittà, altra struttura che ha ospitato e organizzato la sfida intercontinentale tra club. L’impressione che si ha da subito è emozionante. Un gruppo di giovani grintosi, entusiasti e genuini, gridano, festeggiano, si prendono in giro tra loro. Sono in viaggio ormai da dieci giorni ma nonostante questo la carica non manca.

La selezione è accompagnata dal giovanissimo ma esperto tecnico Breno Macedo che lavora alla Macedo & Macedos di Rio Claro, a duecento chilometri da San Paolo e al Palmeiras, società che non avrebbe certo bisogno di presentazioni. Breno appartiene a quel filone di tecnici brasiliani che ha abbracciato, una ventina abbondante di anni fa, un nuovo progetto di formazione pugilistica che si è staccato dalla tradizione prettamente latino americana, di cui pugilisticamente il Brasile fa parte, per accostarsi alle metodologie tipiche della Escuela Cubana de Boxeo. Non a caso il tecnico titolare del Palmeiras è Paco Garcia, gloria della boxe cubana ora impegnato in questo gemellaggio.

Il Palmeiras, società sportiva arcinota più per i trionfi calcistici, fondata da immigrati italiani nel 1914 col nome di Palestra Italia, ha di fatto negli ultimi anni trasformato la sua struttura in polisportiva. Da qui nasce anche la squadra di pugilato che ha operato una selezione dei migliori pugili della zona offrendo loro la possibilità di una crescita di fatto accademica. Gli atleti sono infatti ospiti della struttura e possono in questo modo allenarsi due volte al giorno dedicandosi alla propria passione in maniera completa ed esauriente.

La M&M di Rio Claro ha invece tutt’altra storia. Fondata nel 2003 da Marcos Macedo, affiancato poi dai figli Breno e Leonardo, nasce in seguito all’occupazione dei magazzini ferroviari in disuso della cittadina di Rio Claro, 200.000 abitanti. Oltre a costruirsi in poco tempo una fama prestigiosa, i pugili della M&M vantano tantissimi successi e sono conosciuti in tutto il Brasile, da tempo la Macedo & Macedos opera nel sociale offrendo opportunità di riscatto e un’alternativa alla strada nelle difficili realtà delle periferie brasiliane. È proprio da quel progetto che provengono alcuni dei campioni giunti a Bologna quel giovedì sera. Così come tutti gli altri atleti del Palmeiras, giovani straordinari di fatto salvati e recuperati grazie al pugilato.

La squadra è ospite della Palestra Popolare Tpo e della Palestra Popolare Stevenson, strutture in cui sarà permesso loro di sentirsi a casa e allenarsi liberamente.

Il Brasile del pugilato, ci racconta Breno, è ormai diventata una potenza come testimoniano i risultati agli ultimi Giochi Olimpici. La squadra è qui per confrontarsi con la realtà italiana ma anche per dimostrare il valore della nuova corrente basata sulla “cura cubana”.

Tuttavia, puntualizza Breno, bisogna considerare che questa “cura” vede i tecnici cubani molto ben disposti a selezionare, correggere e perfezionare atleti ma non altrettanto nel formare i tecnici. In questo senso la grande maggioranza dei pugili brasiliani rimane di conseguenza ancorata a livelli tecnici meno competitivi. Ma non è certo il caso degli atleti in questione e si arriva quindi alla serata dei match che hanno luogo domenica 12 giugno nella struttura del Tpo, in una cornice bellissima che già in più occasioni ha dimostrato di saper ospitare grandi eventi di boxe. Accorrono quattrocento spettatori che nonostante il meteo non certo estivo hanno deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di vedere all’opera questi campioni d’oltre oceano.

Dopo cinque intensi match di contorno che hanno visto all’opera pugili della Boxe Tpo, Ravenna Boxe la Neve Servidei, Robby Team Modena, Boxe Tricolore Reggio Emilia, Ferrara Boxe e Iron Club Gym Scandiano, arriva il momento tanto atteso. Rispondono all’appello la Boxe Tpo di Bologna, società organizzatrice, la Boxe Mugello di Firenze, la Robby Team di Modena e la Ferrara Boxe.

Il taglio agonistico cambia decisamente, lo spettacolo è da brividi. Inaugurano la scaletta Hermon Arefayne della Boxe Mugello del Maestro Sarti che sfida nei 56 kg Carlos Henrique Rodriguez da Silva, detto “Pitbull” gioiello del Palmeiras ed ex campione nazionale Youth. Il match è intenso, Arefayne sa benissimo di trovarsi di fronte a un avversario di altissimo livello e ce la mette tutta, ne conseguono schivate da brivido, incroci e azioni prolungate, il tutto condito da un livello tecnico altissimo da parte di entrambi gli atleti. Il verdetto è lì lì ma a spuntarla è giustamente “Pitbull”, che ha avuto il merito di non mollare la presa nemmeno un istante e di farsi trovare pronto a mettere costantemente a segno l’ultimo colpo o l’ultima serie.

La folla si è accorta che il livello è cambiato, che lo spettacolo si è alzato di qualità. E quindi, già esaltata dal primo match internazionale, saluta l’entrata tra le sedici corde del campioncino di casa Samuele Palomba, che sfida Kaue “Babybull” Belini, talento assoluto della categoria Junior 70 kg, bronzo nazionale brasiliano e promessa della M&M Rio Claro. Uno di quei pugili che sarebbe bene prendere come esempio per imparare a praticare un pugilato eccellente, in poche parole un perfetto esempio di Accademia. Lo stile del gioiello brasiliano è incontestabile, tecnica sopraffina e millimetrica e una maturità e una freddezza fuori dal comune per un atleta di quindici anni. Ma Samuele Palomba è un pugile estremamente tecnico e furbo e riesce a rimanere aggrappato al verdetto nonostante le prime due riprese siano chiaramente andate al brasiliano. La terza ripresa è la più intensa, e si conclude con un finale da brivido straordinariamente condotta dal pugile di casa, ma il tutto non basta e anche il secondo verdetto, seppur di stretta misura, è brasiliano.

Passiamo nella categoria dei 64 kg e qui va in scena uno spettacolo elettrizzante. Le prova tutte il bravo Christian Martino della Boxe Mugello, ma chi si trova davanti è un ispiratissimo Luiz Carlos Dos Santos Ribeiro, altro talento del Palmeiras detto “Juquinha”, ma chi lo conosce bene preferisce chiamarlo “Rigondeaux”. E il “Rigo” brasiliano questa sera si è messo in testa di dare spettacolo in un turbine di schivate, azioni e combinazioni a velocità supersonica, nessun interesse per la cattiveria e l’aggressività semplicemente per lo spettacolo. È un ovazione, applaude la folla, applaudono i giudici, gli arbitri si complimentano, Christian Martino invita l’avversario a scendere dal ring a fine match sollevandogli le corde e facendosi fotografare insieme a lui, un gesto bellissimo, che testimonia quanto questi atleti siano stati orgogliosi di aver risposto all’appello anche solo per il prestigio che vuol dire misurarsi con campioni di tale portata. Ribeiro vince, illumina, ma soprattutto non la smette un attimo di sorridere, prerogativa abbastanza diffusa tra tutta la squadra brasiliana.

E poi arriva il momento delle ragazze, scandito dall’impresa della modenese Lavinia Boggia della Robby Team del Maestro Andreola, altra pugile ormai “di casa”, che con un cuore e una grinta fuori dal comune riesce a strappare un pareggio alla campionessa assoluta brasiliana Jucielen Cerqueira, atleta straordinaria della M&M Rio Claro e della Nazionale Brasiliana, che mette in mostra tutta la sua tecnica e il suo stile accademico. Ovazione generale anche in questo caso.

Nella categoria 75 kg va in scena il match tra il bravo Alexandru Ciupitu della Boxe Mugello che si confronta con Uendel Brito Dos Santos del Palmeiras, in questa occasione salito di categoria ma 1° nel ranking nazionale per la categoria 69 kg, nonché vice campione assoluto brasiliano. Il talento d’oltre oceano è detto “Dino”, da “dinosauro”, soprannome dovuto alla faccia simpatica ma anche alla sua stazza, altissimo e decisamente imponente per la categoria proprio come si è soliti constatare a Cuba, guarda caso. Match neanche a dirlo di altissimo livello dove l’ospite si impone dimostrando un bagaglio tecnico nonché uno stile e un’eleganza decisamente insoliti.

Chiude la serata quello che è stato il match più difficile da organizzare per via del sontuoso curriculum di Vinicius Jorge Melo de Santana, detto “Fofao”, più di cento incontri, ex campione Junior, ex campione Youth, vice campione nazionale in carica. Purtroppo non c’è troppo tempo per assistere alle sue gesta perché ben presto il pugile della Ferrara Boxe Davide Andreghetti, fino a quel momento assolutamente in gara, accusa un dolore alla spalla e deve abbandonare sotto consiglio del Maestro Croce.

Dispiace infine di non aver assistito alle prove degli ultimi due ospiti, Luan Vinicius Medeiros, talento dei 60 kg del Palmeiras, anche lui vice campione nazionale in carica e Daniel Lucas Ferreiro Ciambroni, il terzo ospite della M&M Rio Claro, campione nazionale Youth 75 kg. Per loro i match sono inaspettatamente saltati all’ultimo momento, tuttavia anche questi talenti hanno potuto godere nella settimana successiva di un piccolo tour di sparring organizzato presso la Ferrara Boxe e la Boxe Le Torri del Pilastro a Bologna ospiti dei Maestri Croce e Pesci. In questo modo hanno anche loro come tutti gli altri avuto l’occasione di misurarsi oltre che con i pugili di casa anche con atleti e atlete della Tranvieri di Bologna e della Robby Team di Modena, accompagnati dai maestri Rosa e Andreola. Come di consueto in quest’occasione l’umore è salito alle stelle ed è stato bellissimo vedere i campioni locali farsi le foto a fine sparring con i nuovi amici brasiliani.

In questo ricco calendario di eventi si è svolto un dibattito culturale sull’esperienza della Macedo & Macedos organizzato dalla Palestra Popolare Stevenson presso la propria sede, con la partecipazione di Breno Macedo e la squadra ospite al completo, un’indagine sociale dai tratti talvolta commoventi fondata sull’esperienza straordinaria di Rio Claro, del lavoro e dei progetti portati avanti orgogliosamente dai “Tre Macedos”, il tutto condito con reportage video dal Brasile e dalle esperienze personali raccontate in prima persona dai giovani atleti. Estremamente nutrita è stata la partecipazione nonché tanto importante quanto emozionante il valore didattico e sociale di questo confronto.

Dopo gli ultimi tre giorni di “vacanza” ospiti del festival Mediterraneo Antirazzista di Genova, la compagine di amici e campioni chiude sfinita la sua intensa trasferta. Tre settimane fatte di viaggi in pullman in giro per mezza Italia e soggiorni avventurosi, ospiti delle strutture ospitanti e delle occupazioni, tra cui la Spin Time di Roma, il Labas di Bologna e il Pinelli di Genova, che hanno partecipato alla realizzazione di questo straordinario evento di confronto e di reciproca crescita personale e sportiva. Ora aspettiamo tutti con ansia l’arrivo del 2017, quando i nostri amici torneranno a trovarci.

Rimarrebbe da considerare, in contesto locale, il valore pugilistico dimostrato da questi campioni, argomento che sarebbe bene facesse perdere qualche secondo in più per una legittima riflessione riguardo eventuali direzioni da intraprendere per tornare a essere competitivi. Va infatti detto che a colpire più di ogni altra cosa è stato l’atteggiamento di questi ragazzi dentro e fuori dal ring. Un comportamento esemplare sia a livello tecnico che a livello umano. Va ancora una volta constatato che in contesto internazionale si assiste ad un’evidente differenza di personalità: una boxe ragionata fatta di eleganza, tecnica e agonismo spietato contro una boxe che tante volte ha portato a troppi pochi risultati per via di un’eccessiva quanto dispendiosa aggressività.

Tanti ragionamenti ed episodi a cui s’è assistito negli ultimi anni e affrontati anche durante quest’esperienza ci stanno però raccontando che forse anche da noi, per il pugilato, il vento sta cambiando.

Risultati della sfida internazionale tra club del 12 giugno presso la Palestra Tpo di Bologna.

Categoria 56 kg Elite

Rodrigues (Palmeiras) VP Arefayne (Boxe Mugello)

Categoria 70 kg Junior

Belini (M&M) VP Palomba (Boxe Tpo)

Categoria 64 kg Elite

Ribeiro (Palmeiras) VP Martino (Boxe Mugello)

Categoria 54 kg Elite F.

Boggia (Robby Team) N Cerqueira (M&M)

Categoria 75 kg Elite

Brito (Palmeiras) VP Ciupitu (Boxe Mugello)

Categoria -81 kg Elite

Santana (Palmeiras) VKOTI Andreghetti (Ferrara Boxe)

Risultati match di contorno

Categoria senior 64 kg

Morelli (Boxe Tpo) N Bombardi (Ravenna Boxe La Neve Servidei)

Categoria Junior 60 kg

Arduini (Boxe Tricolore) VP Licata (Ferrara Boxe)

Categoria Senior 75 kg

Al Hussein (Boxe Tpo) VP Denti (Iron Club Gym)

Categoria Senior 75 kg

Leonzio (Ravenna Boxe La Neve Servidei) VP Nasole (Robby Team)

Categoria Senior 75 kg

Martinelli (Boxe Tricolore) VP Mello (Boxe Tpo)

Link di approfondimento

https://www.facebook.com/MM-Boxe-Rio-Claro-215617285159669/

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http://www.palmeiras.com.br/esporte/modalidades/84

http://www.gentedelpuerto.com/2011/11/19/1-202-paco-garcia-entrenador-de-boxeo/

http://polisportiva.tpo.bo.it/

https://www.facebook.com/palestrapopolarestevenson/

http://www.revolutionpalpop.it/

http://www.mediterraneoantirazzista.org/genova

Giuni Ligabue

Modena, Bologna